Sms truffa: finto operatore bancario raggira coppia, quattro denunciati
Lucca – Si è conclusa con quattro denunce un’articolata indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Lucca. I militari hanno identificato e segnalato all’autorità giudiziaria, in stato di libertà, quattro persone – un uomo di 49 anni, una donna di 46, un giovane di 21, tutti residenti a Napoli, e una 56enne di Volla (NA) – accusate di truffa in concorso. Tutti risultano avere precedenti di polizia.
Il caso risale a marzo, quando un 73enne lucchese ha ricevuto un SMS apparentemente inviato dalla sua banca, che segnalava un bonifico sospetto di 1.290 euro a un beneficiario sconosciuto. Nel messaggio era indicato un numero da contattare in caso di operazione non autorizzata.
L’uomo, preoccupato, ha chiamato immediatamente e dall’altro capo ha trovato un sedicente operatore, con accento meridionale, che lo ha convinto che il suo conto fosse stato violato. Per “mettere al sicuro” i fondi, il falso impiegato lo ha indotto a effettuare un primo bonifico di circa 5.000 euro verso un IBAN indicato dai truffatori e a inviare via WhatsApp screenshot del conto.
Il raggiro è proseguito: sotto la stessa scusa, la vittima ha effettuato sei ricariche su carte Postepay per un totale di circa 10.000 euro, dopo aver prelevato contanti dalla propria filiale.
Il giorno seguente, i malfattori sono tornati alla carica, sostenendo che anche il conto della moglie fosse a rischio. Poco dopo, una donna di 70 anni, coniugata con la vittima, è stata contattata da un falso maresciallo dei Carabinieri. L’uomo, con tanto di documento falso inviato via mail, le ha chiesto di disporre due bonifici istantanei da 22.500 euro ciascuno verso un presunto “consulente”, che avrebbe successivamente restituito il denaro.
La coppia ha eseguito i bonifici, ma poco dopo si è accorta del raggiro e ha sporto denuncia ai Carabinieri. Grazie al tempestivo intervento dei militari e alla collaborazione della banca, è stato possibile bloccare il primo bonifico da 5.000 euro e recuperare la somma. Inoltre, gli investigatori sono riusciti a individuare i presunti responsabili e a congelare 7.500 euro su un conto intestato a uno degli indagati.
Si ricorda che i quattro denunciati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.