Sanità Toscana: Giani e Bezzini rivoluzionano il sistema
La sanità toscana si prepara a una profonda trasformazione. La prossima legislatura sarà il palcoscenico di una vera e propria rivoluzione del sistema sanitario territoriale. L’obiettivo è chiaro: costruire una rete di assistenza capillare, accessibile a tutti e vicina ai cittadini, fatta di case e ospedali di comunità, ma anche di nuove strutture. A confermarlo sono il presidente Eugenio Giani e l’assessore al Diritto alla Salute Simone Bezzini, che in un recente incontro hanno tracciato la rotta per il futuro del settore.
“La riforma della sanità territoriale è una sfida cruciale per i prossimi anni”, ha dichiarato Giani, sottolineando l’intenzione di implementare un sistema che, pur mantenendo le eccellenti performance a livello ospedaliero, completi la sua rete con strutture di prossimità. La Toscana si posiziona tra le regioni più efficienti a livello nazionale, anche rispetto alle tempistiche dettate dal PNRR, con l’intenzione di concludere i lavori entro la fine del 2026. L’ambizioso piano non graverà sulle tasche dei cittadini, ma verrà sostenuto da un importante investimento, che si aggiungerà ai 7,6 miliardi di euro del Fondo Sanitario Nazionale con ulteriori 300-500 milioni provenienti dal bilancio regionale.
L’assessore Bezzini ha snocciolato i dati che testimoniano l’accelerazione impressa al sistema sanitario dopo l’emergenza pandemica. La Regione non è partita da zero, ma ha sfruttato le basi preesistenti per potenziare i servizi. Oggi si contano già 70 case di comunità e 16 ospedali di comunità, in linea con gli standard nazionali di Agenas, con un totale di 800 posti letto per le cure intermedie. Le 37 Centrali Operative Territoriali sono già attive e hanno gestito l’assistenza di circa 90.000 pazienti negli ultimi mesi.
I risultati raggiunti sono notevoli, come dimostra il superamento degli obiettivi del PNRR sull’assistenza domiciliare per gli over 65, che in Toscana ha raggiunto l’11,8%. Anche le cure palliative hanno superato i target prefissati, e la sperimentazione dello psicologo di base, un primato italiano, ha già coinvolto circa 700 pazienti in 20 diverse sedi. Infine, un altro successo di questa legislatura è l’attivazione del numero unico 116117 per le urgenze non emergenziali, che ha gestito 700.000 chiamate con un tempo medio di risposta di un minuto.
Il piano d’azione per il futuro è chiaro:
- Centrali Operative Territoriali: Le 37 centrali già esistenti hanno gestito 96.000 transizioni e 89.000 pazienti nell’ultimo anno.
- Case di Comunità: 70 strutture attive e certificate, pronte a essere convertite e potenziate con i fondi del PNRR per estendere la copertura dei servizi.
- Ospedali di Comunità: 800 posti letto già operativi e 16 ospedali di comunità già conformi agli standard.
- Assistenza Domiciliare: La Toscana ha superato con tre anni di anticipo l’obiettivo del PNRR, raggiungendo il 11,92% degli over 65 assistiti a casa.
- Psicologo di Base: La sperimentazione, partita a settembre 2024, ha già preso in carico oltre 750 utenti in 20 diverse sedi.
- Cure Palliative: La Toscana è al vertice nazionale secondo Agenas, con 30 unità operative e un aumento del 7,3% delle persone assistite.
- Numero unico europeo 116117: Il servizio ha gestito quasi 675.000 chiamate, mantenendo un tempo d’attesa inferiore al minuto.
La strada per la sanità toscana è tracciata: un sistema sempre più vicino alle esigenze dei cittadini, efficiente e sostenuto da investimenti mirati, senza pesare sulla fiscalità locale.