Acqua pubblica, Baldini (Lega): “La nostra proposta torna in Consiglio”

Torna sotto i riflettori del Consiglio Regionale toscano la questione dell’acqua pubblica, con la calendarizzazione per giovedì 24 luglio della Proposta di Legge n. 222, presentata dal consigliere della Lega Massimiliano Baldini. Il testo legislativo, già al centro del dibattito nelle scorse settimane, punta alla riforma del sistema idrico regionale e prevede, tra i principali interventi, la creazione di sub-ambiti ottimali su base provinciale.

“La nostra proposta si fonda sul principio che l’acqua è un bene comune, da gestire pubblicamente e fuori dalle logiche di Multiutility”, spiega Baldini, primo firmatario del provvedimento. “È una posizione coerente con quanto espresso dai cittadini nel referendum del 2011, che ribadì con chiarezza la volontà popolare di mantenere l’acqua sotto controllo pubblico.”

Una presa di posizione netta, quella del consigliere leghista, che invita tutte le forze politiche a superare le logiche di schieramento. “Mi aspetto che non ci sia chiusura ideologica verso questa proposta solo perché proviene dalla Lega. Le recenti dichiarazioni del presidente Eugenio Giani a favore dell’acqua pubblica vanno in una direzione che auspico possa trovare coerenza nel voto d’aula.”

Nel mirino di Baldini, anche le forze di sinistra tradizionalmente sensibili al tema della gestione pubblica dei servizi essenziali. “Mi rivolgo in particolare a forze come AVS, che hanno indicato l’acqua pubblica come priorità assoluta nei loro programmi: ora hanno l’occasione per dimostrare coerenza e vigilare sull’atteggiamento dei propri alleati.”

Il consigliere leghista ha anche richiamato lo spirito bipartisan che, in passato, aveva trovato spazio in Commissione Ambiente. “Ci auguriamo di ritrovare quel clima costruttivo che portò, con voto unanime, all’approvazione della proposta per rinviare la scadenza della concessione a Geal. Una convergenza poi inspiegabilmente svanita in aula, dove il Partito Democratico si spaccò tra l’ala fiorentina e quella lucchese.”