Agricoltura in Toscana tra innovazione, turismo e donne leader
Nel cuore di Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, si è svolta la tappa toscana di Agrofutura Festival, evento nazionale dedicato all’innovazione e alla sostenibilità in agricoltura. Due giorni di dibattiti e incontri con istituzioni, esperti e imprese, per riportare il settore primario al centro delle politiche economiche e sociali. Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura, ha aperto i lavori ricordando quanto l’agricoltura sia ancora oggi il primo pilastro dell’economia, nonostante venga spesso sottovalutata. Ha poi lanciato un chiaro appello a Bruxelles: servono politiche agricole forti e dedicate, affinché la futura programmazione post-2027 non elimini la PAC in favore di un fondo unico che penalizzerebbe le specificità del settore. “L’agricoltura deve continuare ad avere risorse esclusive, deve essere sostenibile, ma senza essere vista come nemica dell’ambiente. È il motore della nostra salute e della qualità alimentare”, ha sottolineato. Leonardo Marras, assessore al turismo e alle attività produttive, ha ribadito il valore strategico dell’agricoltura anche in chiave industriale e turistica. Secondo Marras, l’agricoltura moderna dialoga ormai con l’industria avanzata, arrivando persino al settore aerospaziale, e allo stesso tempo disegna il paesaggio che rende la Toscana un simbolo nel mondo. Attraverso il progetto Vetrina Toscana, la Regione promuove i prodotti agroalimentari di qualità valorizzandoli nella ristorazione, che in Toscana rappresenta l’11% della spesa nazionale, con il 70% generato dal turismo internazionale. L’agricoltura è dunque anche leva di attrazione e sviluppo. Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione e ideatrice dell’iniziativa “La Toscana delle Donne”, è intervenuta sul ruolo crescente delle donne nel settore agricolo. Ha evidenziato come in Toscana siano attive quasi 12.000 imprese agricole guidate da donne, per un totale di circa 30.000 lavoratrici. Non si tratta solo di ereditarietà familiare: molte donne scelgono consapevolmente l’agricoltura, portando innovazione, approcci smart e sensibilità verso la sostenibilità e l’inclusione sociale. Le giovani imprenditrici under 35 rappresentano oggi una componente fondamentale per il rinnovamento del settore, contribuendo a colmare il divario di genere e a costruire un’agricoltura moderna e inclusiva. L’esperienza toscana dimostra che, con il giusto supporto istituzionale, il futuro dell’agricoltura può essere non solo produttivo, ma anche equo, sostenibile e profondamente radicato nei valori della comunità.