Alzheimer, Toscana: accordo per comunità solidali con Aima e Anci
Costruire comunità più consapevoli e solidali per affrontare la demenza: è questo il cuore del nuovo accordo approvato dalla Giunta regionale toscana su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, in linea con il Piano nazionale demenze che punta ad aumentare la consapevolezza e ridurre lo stigma, migliorando così la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie.
L’intesa sarà sottoscritta dalla Regione Toscana insieme ad Aima Firenze, Associazione italiana malattia di Alzheimer, e ad Anci Toscana, con l’obiettivo di uniformare e rafforzare le campagne di sensibilizzazione sul territorio. Il progetto, denominato “Solidarietà per la demenza”, prevede una serie di iniziative pubbliche nei comuni della regione, pensate per coinvolgere l’intera comunità locale.
Aima e Anci si impegneranno a promuovere e sostenere le azioni sul territorio, mentre la Regione garantirà il coordinamento e l’indirizzo strategico, favorendo il raccordo con le strutture sanitarie e socio-assistenziali. “Di fronte a malattie che mettono le famiglie in grave difficoltà, la risposta non può essere solo sanitaria, ma deve essere anche sociale – sottolineano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora Spinelli –. Vogliamo costruire una rete di sostegno intorno alle persone colpite e a chi le assiste, con un approccio integrato che coinvolga famiglie, istituzioni, associazioni e cittadini”.
In Toscana si stima che oltre 80 mila persone siano affette da demenza, e nel 60% dei casi si tratta di malattia di Alzheimer. L’accordo punta a migliorare la qualità della vita di malati e caregiver attraverso attività informative, iniziative culturali e sociali facilmente accessibili, oltre a programmi per la prevenzione e la diagnosi precoce.
Il progetto prevede diversi tipi di eventi: convegni e tavole rotonde dedicati ai bisogni dei pazienti e all’organizzazione dei servizi, manifestazioni culturali e artistiche come mostre, spettacoli teatrali e proiezioni, programmi educativi nelle scuole sul tema della diversità, incontri informativi sugli stili di vita per un invecchiamento sano e attivo, e infine gruppi di narrazione per raccogliere le testimonianze delle famiglie che affrontano la malattia.
Un’iniziativa che mira a trasformare le comunità locali in spazi accoglienti e solidali, capaci di supportare chi convive con la demenza e le persone che se ne prendono cura ogni giorno.