Consorzio Toscana Nord, parità solo a parole
Nonostante l’impegno simbolico mostrato con l’inaugurazione della “panchina rossa” – emblema della lotta alla violenza contro le donne – e la recente certificazione UNI PdR 125:2022 sulla parità di genere, il Consorzio di Bonifica Toscana Nord si ritrova nel mirino delle critiche per la mancata inclusione femminile nei propri organi direttivi.
A sollevare la questione è la consigliera Maria Teresa Baldini, membro del Consorzio e rappresentante della lista “Difendiamo il Territorio”, che denuncia l’incongruenza tra le dichiarazioni pubbliche e la reale composizione dell’Ufficio di Presidenza, attualmente formato esclusivamente da uomini. Una scelta che, secondo Baldini, svuota di significato ogni sforzo comunicativo in tema di equità e uguaglianza.
«Le panchine rosse continuano a essere inaugurate, accompagnate da parole altisonanti – dichiara – ma quando si tratta di prendere decisioni concrete, le donne restano escluse dai ruoli chiave. Questo dimostra che la parità di genere è ancora spesso solo una vetrina, non una reale priorità».
Secondo la consigliera, non bastano le certificazioni o le iniziative simboliche per garantire un cambiamento autentico: servono nomine e responsabilità condivise. «La parità non si conquista con le cerimonie, ma con scelte concrete. Le quote rosa non sono un favore, ma un atto di giustizia e responsabilità civile».
L’auspicio è che il Consorzio possa invertire la rotta, trasformando le promesse in azioni effettive e coerenti con i valori che si proclama di sostenere.