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Dazi USA colpiscono il Made in Tuscany: Coldiretti stima perdite immediate per 20 milioni di euro

Redazione
09/04/2025 2 Mins Read

È un impatto immediato e pesante quello causato dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari toscani. Secondo Coldiretti Toscana, l’introduzione, a partire da oggi, di una tariffa doganale aggiuntiva del 20% su vino, olio, formaggi, salumi e altri alimenti provenienti dalla regione ha già generato una perdita stimata di 20 milioni di euro.

L’aumento dei prezzi per i consumatori statunitensi, principale mercato di sbocco per molte produzioni locali, potrebbe innescare un calo repentino delle esportazioni, con ricadute dirette sul settore. Coldiretti, citando uno studio Irpet, stima una flessione dello 0,5% nel valore aggiunto dei prodotti alimentari trasformati e dello 0,2% nei comparti agricolo, venatorio e forestale.

Il settore agroalimentare toscano, con un’esposizione verso il mercato statunitense pari a oltre 1 miliardo di euro (1.089 milioni, per l’esattezza), è tra i più vulnerabili alle conseguenze della politica protezionistica della nuova amministrazione americana. Le aziende agricole regionali, in particolare quelle vinicole e olearie, rischiano di non riuscire a compensare rapidamente la perdita di un mercato ritenuto strategico e insostituibile nel breve periodo.

“Questa è una crisi che ha dimensioni europee – afferma Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – e va affrontata con strumenti europei, partendo dalla diplomazia e da misure economiche adeguate. I dazi di ritorsione sarebbero controproducenti e rischierebbero di aggravare ulteriormente la situazione”.

Cesani definisce lo scenario attuale “un territorio inesplorato” per l’export toscano. “Non abbiamo precedenti simili nella storia recente. Tuttavia, sarà anche l’occasione per testare la resilienza del Made in Tuscany e la sua centralità nelle abitudini alimentari degli americani, che identificano i nostri prodotti con uno stile di vita più sano rispetto ai modelli alimentari locali”.

Coldiretti chiede quindi un’azione concertata a livello europeo per tutelare il comparto e garantire un supporto efficace alle filiere più colpite da quella che viene definita una vera e propria scossa economica globale.

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