Firenze, stalker arrestato grazie al braccialetto elettronico
FIRENZE – Ancora un caso di violenza che si consuma all’interno dei legami familiari e che dimostra l’efficacia della tecnologia nel prevenire gravi conseguenze. Un uomo di 45 anni è stato arrestato nel capoluogo toscano per aver infranto il divieto di avvicinamento imposto nei confronti della sorella, che in passato aveva già subito minacce e molestie da parte sua.
L’uomo era sottoposto a una misura cautelare per atti persecutori, ma è stato rintracciato nei pressi dell’abitazione della vittima grazie al braccialetto elettronico, che ha segnalato la sua presenza a meno di 500 metri dalla casa. L’intervento delle forze dell’ordine ha impedito ulteriori conseguenze, ponendo fine a un’ennesima condotta persecutoria.
A commentare il fatto è la senatrice Susanna Donatella Campione, esponente di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Giustizia al Senato, che sottolinea la centralità di questo strumento nel contrasto alla violenza contro le donne.
“Questo episodio – ha dichiarato Campione – evidenzia non solo quanto il braccialetto elettronico possa essere determinante nel prevenire nuovi episodi di violenza, ma anche come queste situazioni non si limitino ai rapporti sentimentali, potendo nascere anche all’interno della famiglia, tra parenti stretti.”
Nonostante le criticità operative emerse negli ultimi tempi, la senatrice ribadisce la necessità di rafforzare l’uso di questi dispositivi. “Proprio per questo – aggiunge – attraverso l’indagine conoscitiva che ho promosso in Commissione Giustizia stiamo esaminando ogni possibile intervento per migliorarne l’efficacia e garantire maggior tutela alle vittime.”
L’episodio di Firenze è l’ennesima conferma che la tecnologia può diventare alleata concreta delle donne che subiscono violenza, e che il sistema di protezione necessita di un costante aggiornamento per essere davvero efficace.