Jovanotti, il ‘Pegaso d’Oro’ della Toscana per il suo impegno umanitario
La Toscana ha conferito a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, il prestigioso ‘Pegaso d’oro’, il massimo riconoscimento istituzionale della regione. Il premio, solitamente assegnato a figure di spicco che si sono distinte in vari ambiti come scienza, arte, sport e volontariato, celebra il contributo dell’artista alla collettività e alla promozione dei valori identitari toscani.

La cerimonia si è svolta a Firenze, con la presenza di numerose autorità regionali e rappresentanti del territorio aretino, da cui la famiglia Cherubini trae le sue origini.
Un appello alla pace e l’impegno della Toscana
Dopo aver ricevuto il premio, Jovanotti ha lanciato un forte appello per la pace e ha augurato un “buon vento” alla Global Summit Flotilla, partita da Genova per portare aiuti a Gaza. L’artista ha espresso la speranza che questa missione possa aprire “uno spiraglio di pace”.
Un messaggio prontamente accolto dal presidente della Regione, che ha sottolineato l’impegno umanitario della Toscana, come dimostrato dall’accoglienza di minori provenienti dalla Striscia di Gaza per ricevere cure mediche. Il presidente ha inoltre ricordato la legge regionale che riconosce la Palestina come stato libero e sovrano, auspicando che anche il governo italiano segua presto questo esempio.
Un legame indissolubile con la sua terra
Nonostante sia nato a Roma, Lorenzo Cherubini ha mantenuto un forte legame con Cortona, la città di origine dei suoi genitori, dove è tornato a vivere. Da qui ha avviato la sua carriera artistica, diventando uno dei musicisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale. La sua musica e la sua figura sono da sempre simbolo di apertura, di virtù positive e di dialogo con il mondo intero.
La capo di Gabinetto della presidenza ha spiegato le motivazioni del premio, evidenziando il ruolo di Jovanotti come artista generoso, poliedrico e innovatore. Attraverso la sua arte, l’artista ha saputo portare la Toscana nel mondo, celebrandola in concerti, interviste e testi delle sue canzoni. La sua musica, in continua evoluzione, è un crocevia di incontri e contaminazioni, a conferma della Toscana come terra di accoglienza che costruisce ponti anziché muri.
Tra le ragioni del riconoscimento spicca il suo costante impegno per l’ambiente, l’accoglienza, la pace e i diritti umani. Un impegno che si è manifestato già nel 2005, quando partecipò al concerto per la Festa della Toscana al Mandela Forum, celebrando la regione come la prima al mondo ad aver abolito la pena di morte e la tortura.
Il Pegaso d’oro è stato quindi un gesto di riconoscenza e gratitudine verso l’artista per l’impegno che ha dimostrato non solo nella sua carriera, ma anche nella promozione di valori universali di pace e inclusione.