Livorno, maxi esercitazione aerea e antinquinamento in mare
Simulazione aereo caduto in mare: maxi esercitazione antinquinamento della Guardia Costiera a Livorno.
Intervento coordinato dalla Prefettura. In campo mezzi navali, elicotteri, soccorritori e squadre antinquinamento. L’operazione si è conclusa con successo.
Una complessa simulazione di emergenza in mare ha messo alla prova l’intero sistema di soccorso marittimo italiano. A coordinare le operazioni, il Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Livorno (2° MRSC), sotto la regia della Prefettura. L’esercitazione, denominata “POLLEX – AIRSUBSAREX 2025”, ha previsto la simulazione di un incidente aereo con conseguente dispersione di sostanze inquinanti in mare.
Si è trattato di un’attività di addestramento di alto livello, parte di un programma formativo continuo che coinvolge il personale della Guardia Costiera. Obiettivo: testare l’efficienza dei protocolli di intervento, la tempestività della risposta e la sinergia tra le diverse componenti istituzionali e private impegnate nelle emergenze marittime.
Alle ore 11:00 la Torre di Controllo dell’aeroporto di Pisa ha segnalato un guasto improvviso al motore di un velivolo militare C27J, con a bordo 20 paracadutisti della Brigata Folgore. Il pilota ha tentato un ammaraggio d’emergenza, lanciando prima i militari in mare. L’impatto ha causato la fuoriuscita di sostanze oleose dalla carlinga, scatenando un’emergenza ambientale oltre che sanitaria.
Immediata la reazione della Guardia Costiera, che ha assunto la direzione delle operazioni attivando unità navali SAR, mezzi della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco con nucleo sommozzatori. In volo anche elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana e dei Vigili del Fuoco da Cecina, mentre è stato allertato il servizio sanitario di emergenza 118.
Massiccia risposta interforze e focus sull’ambiente
Alla simulazione hanno partecipato anche Aeronautica Militare, Brigata Paracadutisti Folgore, Croce Rossa, Misericordia, servizi tecnico-nautici del porto e la società Castalia, con la nave disinquinante Nos Taurus. Le autorità locali e le centrali operative di Prefettura, Questura e Ministeri competenti sono state immediatamente informate.
Una volta raggiunta la zona del presunto impatto, i soccorritori hanno recuperato i paracadutisti in mare, fornendo assistenza medica ai feriti con l’impiego di verricello e cestelli da elicottero. Presso il Terminal Crociere del porto di Livorno è stato allestito un Posto Medico Avanzato per le prime cure.
Contemporaneamente, l’unità Nos Taurus ha avviato le operazioni di contenimento della macchia oleosa, attivando lo stato di emergenza ambientale di livello 2. Il COIMAR del Ministero della Transizione Ecologica e la Protezione Civile sono stati tempestivamente informati.
Una prova superata a pieni voti
L’intera esercitazione si è conclusa con esito positivo, confermando l’alto grado di preparazione e coordinamento degli operatori coinvolti. Il bilancio è stato tracciato dall’Ammiraglio Aurelio Canu, che ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa:
“Ringrazio il Prefetto e tutti gli attori istituzionali per la straordinaria collaborazione. Queste esercitazioni rappresentano un momento chiave per valutare la prontezza operativa e rafforzare le strategie comuni a tutela della sicurezza pubblica e dell’ambiente marino”.