Mercato ittico Viareggio: arriva l’asta elettronica per il pescato toscano
Viareggio, inaugurata la nuova sala d’asta elettronica al mercato ittico: “Un passo verso il futuro”
Il mercato ittico di Viareggio compie un salto tecnologico decisivo con l’introduzione dell’asta elettronica, un’innovazione che rivoluziona la compravendita del pescato toscano. Il nuovo sistema consente agli operatori di partecipare alle aste anche da remoto tramite un’app per smartphone, aumentando l’efficienza e l’accessibilità del mercato all’ingrosso. Una scelta che rafforza la filiera corta e il concetto di “miglio zero”, valorizzando il pescato locale.
A presentare la novità sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e il sindaco Giorgio Del Ghingaro, che hanno assistito a una simulazione della nuova modalità digitale.
Giani: “Un investimento da 3 milioni per un polo d’eccellenza”
“Questo mercato rappresenta la conclusione di un percorso virtuoso di crescita e innovazione per Viareggio – ha dichiarato Giani –. Con circa 3 milioni di euro di investimenti, oggi possiamo contare su una struttura all’avanguardia che garantisce qualità, tracciabilità e trasparenza. La pesca è un settore strategico per la Toscana e va sostenuto, anche contro le difficoltà generate dalle politiche europee che riducono i contributi al comparto”.
Un mercato per la filiera e per la comunità
Il nuovo mercato si estende su 1.500 metri quadrati e non è solo un luogo di scambio commerciale. Al suo interno trovano spazio un laboratorio di trasformazione che applica metodi brevettati per allungare la freschezza del pescato, con particolare attenzione ai prodotti destinati alla ristorazione e alle mense scolastiche, e aree dedicate alla valorizzazione del patrimonio gastronomico regionale: eventi, corsi di cucina, iniziative educative e persino un ristorante per scoprire il pesce povero e di stagione.
Saccardi: “Più trasparenza e garanzie per i consumatori”
“L’asta elettronica è un passo in avanti importante – ha sottolineato Stefania Saccardi –. Oltre 100 pescherecci, in gran parte aziende familiari che praticano pesca sostenibile, conferiscono qui il proprio pescato. Grazie alla tecnologia, aumentano sicurezza, tracciabilità e trasparenza, a beneficio dei consumatori e di tutta la filiera”.
Un omaggio alla tradizione
Durante la cerimonia, la sala d’asta è stata intitolata a Marco Lo Grasso, storico armatore viareggino e fondatore della Cittadella della Pesca, figura simbolo del settore.