Regionali Toscana 2025: Giani si ricandida, Bonelli apre al dialogo, M5S frena
Regionali Toscana, Giani si candida: “Rispetto le regole del Pd”. Bonelli: “Nessun veto, ma serve un confronto vero”. Patuanelli (M5S): “Difficile sostenerlo dopo 5 anni di opposizione”
Firenze – Il quadro politico toscano si fa sempre più complesso in vista delle elezioni regionali. La ricandidatura del presidente uscente Eugenio Giani ha riacceso il dibattito all’interno della coalizione di centrosinistra. Da un lato, il Partito Democratico conferma il sostegno al governatore, mentre arrivano segnali contrastanti dagli alleati.
Giani, intervenuto a Roma durante un evento del Pd sulle politiche industriali, ha chiarito che la sua non è stata un’autocandidatura, ma un atto conforme alle regole statutarie del partito:
“A 90 giorni dal voto serviva dare una scossa. La mia è stata una messa a disposizione formale, come previsto dalle regole democratiche interne. Ho grande rispetto per il lavoro della segretaria Schlein e per la costruzione del campo largo, che per me è un obiettivo fondamentale”.
Sul territorio, Giani sostiene di percepire forte consenso da parte di sindaci e cittadini, e rivendica un rapporto costruttivo con il M5S a livello regionale. Tuttavia, proprio dai Cinque Stelle arrivano segnali di distanza.
In un’intervista a Il Foglio, il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli ha dichiarato:
“Dopo cinque anni di dura opposizione alla giunta Giani, per noi è difficile sostenerlo. Tocca ai territori valutare se esistono condizioni programmatiche per un’alleanza, ma non è detto che sia Giani a poterle garantire. Quando il Pd non sostenne la ricandidatura di Virginia Raggi, nessuno parlò di rotture: vale lo stesso oggi.”
Parole che raffreddano il dialogo con il M5S e pongono interrogativi sulla reale fattibilità del campo largo in Toscana.
Nel frattempo, Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, pur non ponendo veti alla candidatura di Giani, ha sottolineato la necessità di un confronto programmatico serio:
“Le lancette corrono e la vittoria non è scontata. Serve un dialogo vero tra tutte le forze della coalizione. Giani ha mostrato ascolto, ma servono impegni chiari su temi centrali: dal no al rigassificatore di Piombino, alla difesa della sanità pubblica, fino alla legge sul clima e alla tutela della biodiversità.”
Bonelli ha poi rivolto un appello al Pd affinché promuova una “chiamata vera, politica e sostanziale” alle forze politiche e sociali per costruire una coalizione ampia e credibile.
Tra aperture e distanze, il percorso verso le regionali toscane si preannuncia accidentato. Il nodo della coesione nel centrosinistra – e della reale possibilità di un’alleanza con il M5S – rimane tutt’altro che sciolto.