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Cultura e Spettacolo

Successo per la II edizione del “Tuscany Spirit Festival” in Versiliana

Redazione
07/05/2024 2 Mins Read

Nel Parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta, domenica 5 e lunedì 6, è andato in scena l’unico ed esclusivo Festival nazionale che mette sotto i riflettori i migliori produttori di ‘spirit’ toscani.

Ed è stato bello vedere questi celebri luoghi dannunziani, con gli ordinati banchi d’assaggio immersi nel verde, pacificamente invasi da un fiume di appassionati e addetti ai lavori, che con il piccolo bicchiere da degustazione hanno scoperto i migliori gin, vermut, amari, liquori e distillati.

Le numerose aziende presenti, tutte rigorosamente artigianali e rappresentanti il meglio della regione in fatto di liquoristica e distillazione, hanno letteralmente incantato i visitatori, accorsi da tutta la Toscana.

Le zone di provenienza di questi ‘artigiani del gusto’ hanno rappresentato l’intera regione, con i produttori arrivati direttamente da Firenze, Pistoia, Prato, Castiglion della Pescaia, Isola d’Elba, Ponsacco, Castel Fiorentino, Campi Bisenzio, Pomarance, Calci, Fivizzano, Barga, Massa, Versilia e Colline Lucchesi.

Non sono mancati i momenti dedicati alla cultura del bere, con seminari e masterclass di approfondimento su temi come il bitter e gli amari, nonché cenni storici sulla tradizione toscana in fatto di distillazione.

Il giornalista, bartender, distillatore e personaggio televisivo Julian Biondi, in quanto divulgatore d’eccellenza del bere toscano, ha ricevuto il Premio “Tuscany Ambassador”, la pregevole statuetta “Gocce di Toscana” realizzata dall’artista Carlo Cipollini.

Poi la parte, molto apprezzata e affollata, dedicata alla miscelazione, con l’elegante bar della Versiliana preso d’assalto per la degustazione dei ricercati e raffinati 21 cocktail ideati per la manifestazione.

Al termine del Festival i due organizzatori, l’editore Gianluca Domenici e il bertender-produttore Davide Pellegrini, hanno sottolineato l’importanza di vedere tanti giovani attenti e interessati a capire cosa realmente si può ritrovare e apprezzare in un bicchiere, dalla storia di quel prodotto alle sue sfumature sensoriali.

Più in generale, questa seconda edizione del Tuscany Spirit Festival ha fatto comprendere al folto pubblico intervenuto che il buon bere, se di alta qualità e se degustato con moderazione, può permettere la realizzazione di eventi di pura piacevolezza abbinata a grande interesse culturale.

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