Toscana, nasce un patto tra Regione e Carabinieri Forestali per difendere l’ambiente
La Regione Toscana rafforza il proprio impegno in materia ambientale siglando un nuovo protocollo di collaborazione con i Carabinieri Forestali. Su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura e alle foreste, Stefania Saccardi, la Giunta regionale ha approvato una bozza di convenzione triennale con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che garantirà un’azione sinergica in ambiti chiave per la tutela del territorio.
Il documento, valido per il triennio 2025-2027, prevede un impegno finanziario di 358 mila euro all’anno, coperto da fondi regionali, e coinvolge direttamente le Unità dei Carabinieri Forestali in una serie di compiti fondamentali per il presidio ambientale.
Un’alleanza strategica per il territorio
Il protocollo include attività di vigilanza e controllo in settori cruciali come la tutela dei boschi e delle foreste, la prevenzione degli incendi, la gestione della fauna selvatica, la pesca sportiva e quella in mare. Ma l’intesa va oltre, toccando anche la verifica della regolarità nella gestione dei rifiuti, il rispetto dei piani di qualità dell’aria, la protezione del patrimonio naturale e le ispezioni nelle cave e nei siti di estrazione.
Per il presidente della Regione, Eugenio Giani, si tratta di un passo decisivo: “Questa sinergia tra istituzioni rende più incisiva l’azione regionale in materia ambientale. Lavorare insieme sui temi della prevenzione e del controllo rafforza la capacità della Toscana di proteggere il proprio territorio. Un grazie sentito ai Carabinieri Forestali per il loro ruolo di custodi dell’ambiente”.
Anche l’assessora Stefania Saccardi ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “I Carabinieri Forestali rappresentano un presidio essenziale per la difesa dell’ambiente e per garantire l’uso responsabile delle risorse naturali. Questa collaborazione è un investimento nel futuro della nostra terra, un impegno che deve coinvolgere tutti: dalle istituzioni ai singoli cittadini”.
Verso un modello di tutela condiviso
L’accordo punta a creare un sistema integrato di controllo e prevenzione, rafforzando il presidio su tutto il territorio toscano, dalle aree montane ai tratti costieri, fino ai centri urbani. Un modello di cooperazione interistituzionale che si propone non solo di contrastare le illegalità ambientali, ma anche di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della salvaguardia del patrimonio naturale.
Con questo protocollo, la Toscana conferma il proprio ruolo di avanguardia nelle politiche ambientali, promuovendo un’azione concreta e coordinata per la difesa del paesaggio e della biodiversità.



