La Toscana consolida la sua posizione di assoluta avanguardia nel panorama nazionale delle donazioni di organi per i trapianti, evidenziando una generosità e un’efficienza del sistema sanitario senza pari. I dati, recentemente diffusi dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) nel suo ultimo report sull’attività del 2024, collocano la regione al vertice in Italia per diversi indicatori cruciali. Con un impressionante tasso di 104,3 donatori potenziali per milione di abitanti, la Toscana registra la cifra più alta a livello nazionale. A ciò si aggiunge una notevole capacità di utilizzo degli organi donati, attestandosi a 49,7 per milione di persone, confermando l’eccellenza dell’intera rete trapiantologica regionale.
Questi risultati straordinari si manifestano nonostante le sfide crescenti, come l’aumento dell’età media dei donatori e la maggiore incidenza di individui con patologie multiple. Il Presidente della Regione, Eugenio Giani, ha espresso il suo profondo apprezzamento: “Se la nostra regione si dimostra così incline alla donazione, lo si deve primariamente all’elevata sensibilità dei suoi cittadini, che ringrazio di cuore. Tuttavia, un ruolo determinante è giocato anche dall’eccellente organizzazione del nostro sistema. La collaborazione efficace tra i professionisti della rete regionale, che sono competenti, motivati ed esperti, costituisce un autentico patrimonio per la nostra sanità.”
Un trend in significativa espansione, in linea con il resto del Paese, è la donazione a cuore fermo. In questo specifico ambito, la Toscana si distingue in modo ancora più netto. La tipologia di donazione a cuore fermo non controllata (uDCD) nella regione assorbe ben oltre la metà dell’attività totale italiana, toccando il 52,4 per cento del totale nazionale. Parallelamente, nel 2024 si osserva un incremento anche nelle donazioni a cuore fermo controllate (cDCD). Questo è stato reso possibile dall’estensione del programma ai presidi sanitari periferici, grazie all’impiego di équipe mobili di specialisti. Tali squadre sono messe a disposizione dalla AOU di Careggi a Firenze e dalla Fondazione Monasterio di Massa per coprire le rispettive aree vaste di competenza.
Per quanto riguarda il tasso di opposizione alla donazione di organi, la situazione in Toscana rimane stabile al 30,4 per cento della popolazione che manifesta la propria indisponibilità. Nonostante questa percentuale, l’attività trapiantologica di organi solidi da donatore deceduto ha continuato a progredire, toccando l’importante traguardo di 99 casi per milione di abitanti. Una cifra che sottolinea l’efficacia del sistema nel convertire i potenziali donatori in un gesto di vita.



