Toscana senza voli intercontinentali: “Serve un cambio di passo”
On. Deborah Bergamini e Remo Santini (Forza Italia): “La Toscana deve tornare ad avere voli diretti internazionali per restare competitiva nel turismo”
La Toscana è tra le regioni più celebri al mondo per arte, cultura e paesaggi, ma chi desidera raggiungerla dall’estero è ancora costretto ad atterrare a Roma o nel Nord Italia. Un paradosso che, secondo l’onorevole Deborah Bergamini, vice segretario nazionale di Forza Italia, e l’assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini, non può più essere ignorato.
«I collegamenti aerei diretti con i mercati internazionali rappresentano una straordinaria opportunità per qualificare il turismo toscano, attirando visitatori ad alto potere d’acquisto e valorizzando l’intero territorio», affermano i due esponenti.
L’ultimo volo diretto da Pisa per gli Stati Uniti – precisamente per New York – è stato cancellato quasi dieci anni fa. Da allora, chi vuole raggiungere la regione dall’America, dal Canada, dall’Asia o dal Brasile deve fare scalo in grandi hub europei come Francoforte, Parigi o Amsterdam, con conseguenti disagi in termini di costi e tempi di viaggio.
Secondo Bergamini e Santini, il rilancio dello scalo pisano come hub strategico è indispensabile per attrarre flussi turistici di qualità, incentivare soggiorni più lunghi e generare un indotto diffuso, dai borghi dell’entroterra alle città d’arte e alle località costiere. «Servono investimenti infrastrutturali – spiegano – come il potenziamento ferroviario e nuovi terminal, ma anche una strategia che trasformi la Toscana in una destinazione globale, ben collegata e sostenibile».
Oltre al turismo, i benefici sarebbero molteplici: più comodità per i residenti che viaggiano all’estero, nuove opportunità occupazionali, maggiore competitività per imprese e professionisti grazie a collegamenti diretti con i principali mercati mondiali. «È arrivato il momento di affiancare all’eccellenza artistica e paesaggistica della Toscana un sistema di trasporti moderno ed efficiente – concludono –. Ci vuole una visione, quella che da decenni manca a chi governa la Regione».