Viareggio, latitante arrestato al ristorante
Era seduto tranquillamente a tavola con la sua compagna, nel cuore della darsena viareggina, quando la sua latitanza è giunta bruscamente al capolinea. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Lucca lo osservavano da tempo e ieri, poco dopo le 13.30, hanno colto il momento giusto per intervenire. Così è stato arrestato un cittadino albanese, senza residenza fissa, che si sottraeva alla giustizia da settembre 2024. L’uomo, già condannato in via definitiva per traffico di droga a sei anni di carcere e a una multa di 26.000 euro – sanzione confermata dalla Corte di Cassazione – pensava forse di poter sfuggire ancora. Ma le indagini, sviluppate nel corso dei mesi, avevano ristretto il cerchio intorno a lui, fino a individuarlo proprio in provincia di Lucca.
Al momento dell’arresto, si trovava sulla terrazza del ristorante, ignaro della presenza dei militari. Aveva con sé una carta d’identità contraffatta, con dati anagrafici inventati, nel tentativo di nascondere la sua vera identità. A bordo dell’auto usata per i continui spostamenti sono stati trovati effetti personali e abiti, segni evidenti di una vita sempre in fuga.
Non ha provato a scappare né a reagire: probabilmente consapevole che la latitanza fosse ormai al termine. Ad accompagnarlo in questi mesi era stata la sua compagna, che gli avrebbe fornito supporto logistico e copertura. Per questo motivo la donna è stata denunciata a piede libero con l’accusa di favoreggiamento.
I clienti del ristorante, increduli, hanno assistito alla scena con stupore. Poco prima, quell’uomo sembrava un normale cliente intento a gustare un pasto, ma di lì a poco sarebbe stato ammanettato e condotto al carcere di Lucca, dove ora è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La sua libertà è finita al tavolo di un ristorante, davanti a un piatto di pesce interrotto.