Diagnostica dal medico di famiglia: rivoluzione in Toscana
Il Servizio Sanitario Toscano fa un passo avanti nel potenziamento dell’assistenza territoriale, introducendo una novità significativa che mira a decongestionare gli ospedali e ridurre le liste d’attesa. Un progetto sperimentale, fortemente voluto dalla Regione e lanciato all’inizio dell’anno, sta prendendo forma con l’adesione di quasi trecento medici di famiglia pronti a offrire prestazioni diagnostiche direttamente nei propri ambulatori.

L’iniziativa ha un duplice obiettivo: avvicinare i servizi ai cittadini, riducendo gli spostamenti e i tempi di attesa, e al contempo alleggerire il carico sulle strutture ospedaliere. L’avviso pubblicato a giugno ha riscosso un notevole successo, con 269 medici di medicina generale che hanno risposto positivamente.
Le prestazioni disponibili
Grazie a questa iniziativa, i pazienti potranno sottoporsi a una vasta gamma di esami direttamente dal proprio medico curante. L’elenco delle prestazioni comprende:
Ecografie (torace, addome, collo, tessuti molli).
Esami cardiologici (elettrocardiogramma, Holter, ecodoppler).
Diagnostica respiratoria (spirometria, emogas).
Terapie contro il dolore (infiltrazioni).
Analisi del sangue (dosaggi di creatinina e glicemia glicata).
Questi servizi, definiti “diagnostica leggera”, permetteranno una presa in carico più rapida e capillare, offrendo un’alternativa concreta ai lunghi tempi delle strutture pubbliche.
Il progetto prevede due livelli di assistenza, a seconda della complessità dell’esame. I medici possono aderire a uno o entrambi i livelli, garantendo percorsi diversificati per patologie come problemi respiratori, cardiovascolari, diabete e dolore cronico. Le apparecchiature necessarie saranno fornite dalle aziende sanitarie, ma i medici potranno anche utilizzare la propria strumentazione.
Un elemento chiave di questo modello è il ruolo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT). Anche un medico che non partecipa attivamente al progetto potrà indirizzare un proprio assistito a un collega della stessa AFT che invece vi ha aderito. Questo meccanismo di collaborazione garantisce una copertura assistenziale estesa e omogenea sul territorio.
L’adesione è stata significativa in tutta la regione, con risultati promettenti:
Asl Toscana Centro: 179 medici hanno aderito, attivando 229 percorsi di primo livello e 45 di secondo.
Asl Toscana Sud Est: 64 medici hanno risposto, con 51 ambulatori di primo livello e 77 di secondo.
Asl Toscana Nord Ovest: 26 medici hanno aderito, con 37 ambulatori di primo livello e 12 di secondo.
Questa fase sperimentale, finanziata interamente dalla Regione, durerà un anno e rappresenta un pilastro del nuovo modello di sanità territoriale toscana, con un ruolo cruciale affidato alle case di comunità. Il progetto, frutto di un accordo con i sindacati dei medici, si configura come un passo decisivo verso un’assistenza più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini.