Baldini (FI): “Giustizia vera solo con prove certe e garantismo”
Firenze – La cronaca giudiziaria recente, con casi emblematici come quello di Garlasco, riporta sotto i riflettori un tema centrale del dibattito democratico: il difficile equilibrio tra la pressione dell’opinione pubblica e il rispetto dei principi fondamentali del diritto. Forza Italia Toscana, attraverso le parole dell’avvocato Eros Baldini, responsabile regionale per la Giustizia, interviene con fermezza: “È tempo di riaffermare con chiarezza i cardini dello Stato di diritto”.
Nel comunicato diffuso oggi, il partito prende posizione contro quella che definisce “la deriva giustizialista”, alimentata da una società sempre più impaziente, che troppo spesso pretende sentenze sommarie prima ancora che si celebri un processo. “Il pubblico ministero – osserva Baldini – si trova stretto tra l’eco della piazza e le logiche di carriera, mentre al giudice si chiede non di valutare, ma di condannare in modo esemplare”.
Ma il paradosso non si ferma qui. Gli stessi che ieri applaudivano i magistrati come custodi del “tribunale del popolo”, oggi non esitano a criticarli per presunti errori e leggerezze. Un atteggiamento altalenante che, secondo Forza Italia, mina la fiducia nella giustizia e confonde il processo penale con uno spettacolo mediatico.
Il partito azzurro ribadisce il proprio impegno per un garantismo autentico, non strumentale, e ricorda come la presunzione d’innocenza e il principio del “in dubio pro reo” non siano semplici formalismi, ma i pilastri su cui poggia l’intero edificio della giustizia. “Se resta anche solo un dubbio ragionevole – sottolinea Baldini – l’assoluzione non è un atto di clemenza, ma un dovere giuridico. Solo così si riconoscono i limiti dello Stato e si protegge l’innocente da un’ingiusta condanna”.
L’appello alle Procure è chiaro: meno clamore, più rigore nella valutazione delle prove, anche quando ciò significa archiviare un’indagine. Il prestigio di un magistrato – è il messaggio – non si misura dai titoli sui giornali, ma dall’integrità e dal rigore del suo operato.
Infine, un invito rivolto anche ai giudici: “Non si tratta di ‘fare giustizia’ in senso astratto – si legge nel comunicato – ma di applicare il codice con coscienza. La vera forza di un sistema giuridico sta nella capacità di assolvere quando mancano certezze, non nel punire a ogni costo”.
Forza Italia conferma così la sua storica battaglia per una giustizia equa, rispettosa dei diritti e non piegata alla logica del capro espiatorio. Senza un garantismo pieno e coerente – conclude il comunicato – non può esistere uno Stato di diritto, ma solo la sua parodia.