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Cronaca ToscanaIn primo piano

“La mafia è (a)normale?”, studenti e istituzioni a confronto

Redazione
10/05/2025 2 Mins Read

“La mafia è (a)normale?”: studenti e istituzioni a confronto sul crimine organizzato

LUCCA – Palazzo Ducale di Lucca ha ospitato un partecipato incontro dal titolo “La mafia è (a)normale?”, promosso dalla Consulta provinciale degli studenti insieme all’Ufficio scolastico interprovinciale di Lucca e Massa Carrara. L’evento si inserisce nel percorso formativo avviato da anni con il coinvolgimento diretto degli studenti nella scelta dei temi da approfondire.

A riempire la suggestiva Galleria delle Statue, un pubblico composto principalmente da ragazzi delle scuole secondarie del territorio, attenti e coinvolti nel dialogo con ospiti di altissimo profilo. Tra i relatori, la Senatrice Enza Rando, avvocata e coordinatrice del Comitato cultura della legalità e minori della Commissione parlamentare antimafia, il dottor Francesco Maria Caruso, già presidente del collegio giudicante del maxi-processo Aemilia, e la dottoressa Barbara Sergenti, sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Moderato dagli stessi studenti, l’incontro ha offerto uno sguardo approfondito e accessibile sul fenomeno mafioso, esplorandone le origini, le trasformazioni e le strategie di penetrazione nella società contemporanea. I relatori hanno risposto con competenza alle numerose domande emerse dalla platea, stimolando un dibattito ricco e partecipato.

L’analisi condivisa ha evidenziato la natura “a-normale” della mafia, intesa come devianza sistemica e radicata, capace di infiltrarsi nelle pieghe delle istituzioni e di agire su scala internazionale. Al tempo stesso, è emersa con forza la convinzione che un cambiamento sia possibile, e che passi necessariamente dalla responsabilità collettiva, dal ruolo delle istituzioni e dall’impegno dei cittadini, a partire dalle nuove generazioni.

In chiusura, il Prefetto Giusi Scaduto ha ringraziato gli ospiti per il loro contributo e ha rivolto un messaggio diretto agli studenti, esortandoli a farsi portatori di conoscenza, consapevolezza e memoria, elementi indispensabili per costruire una società migliore e più giusta.

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