FIRENZE – La Polizia di Stato di Firenze ha assicurato alla giustizia una donna di 42 anni, cittadina italiana, resasi protagonista di una rapina impropria all’interno di un noto supermercato in zona via di Novoli. L’episodio, avvenuto nella mattinata di martedì 28 ottobre, si è concluso con l’intervento delle Volanti e il recupero di merce per oltre 1.600 euro.
L’allarme è scattato quando, martedì mattina, una pattuglia della Questura di Firenze è intervenuta con prontezza presso l’esercizio commerciale, a seguito di una segnalazione per tentato furto. Arrivati sul posto, gli agenti hanno preso contatto con l’addetto alla vigilanza che aveva appena bloccato la presunta autrice del reato.
La donna, successivamente identificata come una 42enne con precedenti specifici a carico, era stata notata dal personale di sorveglianza mentre riempiva un carrello con numerosi articoli prelevati dagli scaffali. Secondo quanto ricostruito, la sospettata avrebbe poi abbandonato il carrello vicino alle casse automatiche e, con in mano un foglietto che simulava uno scontrino, si sarebbe diretta verso l’uscita. Approfittando del varco creatosi grazie al passaggio di un altro cliente che apriva le barriere antitaccheggio, la 42enne ha tentato di lasciare il negozio senza provvedere al pagamento della merce.
Il tentativo è stato immediatamente sventato dal dipendente del supermercato che è riuscito a fermarla appena oltre le barriere, chiedendole di mostrare la prova d’acquisto. A quel punto, la situazione è degenerata. La donna ha estratto un pezzo di carta simile a un giustificativo di pagamento, ma ha subito provveduto ad accartocciarlo e a nasconderlo nella borsa, impedendo all’addetto di verificarne l’autenticità. Non contenta, nel disperato tentativo di eludere il controllo e guadagnare la fuga, la 42enne avrebbe reagito con violenza. Secondo le testimonianze, avrebbe colpito e spinto ripetutamente il vigilante, arrivando a colpirlo anche al collo, accompagnando l’azione con minacce.
La merce sottratta, il cui valore ammontava a 1.652,98€, è stata recuperata integra e prontamente restituita al titolare dell’attività commerciale. Dopo l’intervento degli agenti, la cittadina italiana di 42 anni è stata condotta presso le camere di sicurezza della Questura. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata quindi deferita per il rito direttissimo, dovendo rispondere dell’accusa di rapina impropria a causa della violenza usata per assicurarsi l’impunità dopo il furto.
Si ribadisce, in conformità con il d.lgs. 188/2021, che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d’accusa dovranno essere valutate nel corso del successivo processo, con l’assistenza della presunzione di innocenza.



