“Non sapendo come risolvere il sovraffollamento dei pronto soccorso toscani, le menti sopraffine della regione pensano, ora, di creare i PIR, ovvero i punti d’intervento rapido, a cui dovrebbero accedere i casi meno gravi. C’è solo un problema: in queste strutture dovrebbero operare i medici di famiglia, ma il fatto è che sia conclamata la palese carenza di questi professionisti in Toscana (pare ne manchino più di duecento) lo scrive il consigliere della Lega Giovanni Galli.
“Quindi, siccome la “coperta è corta”, siamo curiosi di vedere come verrà risolta questa criticità. In pratica, se abbiamo capito bene, alcuni medici di base, saranno impegnati , come detto, in questi centri, sguarnendo, quindi, i classici ambulatori, oltretutto, avendo ognuno fino a 1500 mutuati, dove lo troveranno il tempo?. Ma, una domanda sorge spontanea: prima di dare vita a queste iniziative, si ha effettiva contezza di quanti siano, realmente, i medici a disposizione per questa operazione?” conclude Giovanni Galli.